Usa: i senatori dem contro i social network
I social network e i loro sistemi automatici di suggerimento dei contenuti ai propri iscritti sono una minaccia per la democrazia e possono indirizzare gli utenti verso comportamenti estremisti. È questa la sintesi di una lettera firmata venerdì 22 gennaio da un gruppo di membri del Congresso degli Stati Uniti di area democratica e indirizzata a Mark Zuckerberg, Sundar Pichai e Jack Dorsey, rispettivamente amministratori delegati di Facebook, Google e Twitter.
Social e democrazia. Nella lettera, gli autori ricordano l’attacco a Capitol Hill dello scorso 6 gennaio, sostenendo come parte della responsabilità sia da attribuire ai social network progettati per fare da cassa di risonanza ai sentimenti delle persone, anche a quelli più violenti e anti democratici.. Secondo i senatori americani, insomma, gli algoritmi utilizzati dai social non farebbero altro che proporre agli utenti ciò che vogliono sentirsi dire, amplificando così a dismisura il malcontento o i sospetti infondati. La lettera, inoltre, cita numerose ricerche pubblicate negli ultimi anni secondo le quali fino al 70% delle visualizzazioni complessive di Youtube sarebbe da attribuire ai suggerimenti provenienti dagli algoritmi automatici.
responsabilità collettiva. Per questo motivo, alcuni Senatori sarebbero al lavoro su una proposta di legge il cui obiettivo è quello di reintrodurre la responsabilità per le piattaforme social nei confronti dei contenuti pubblicati dagli utenti. Ciò che non è chiaro è a chi spetta il diritto di sindacare ciò che può essere pubblicato e cosa no, e qual è il confine tra diritto al dissenso politico e incitamento alla violenza.
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Social e democrazia. Nella lettera, gli autori ricordano l’attacco a Capitol Hill dello scorso 6 gennaio, sostenendo come parte della responsabilità sia da attribuire ai social network progettati per fare da cassa di risonanza ai sentimenti delle persone, anche a quelli più violenti e anti democratici.. Secondo i senatori americani, insomma, gli algoritmi utilizzati dai social non farebbero altro che proporre agli utenti ciò che vogliono sentirsi dire, amplificando così a dismisura il malcontento o i sospetti infondati. La lettera, inoltre, cita numerose ricerche pubblicate negli ultimi anni secondo le quali fino al 70% delle visualizzazioni complessive di Youtube sarebbe da attribuire ai suggerimenti provenienti dagli algoritmi automatici.
responsabilità collettiva. Per questo motivo, alcuni Senatori sarebbero al lavoro su una proposta di legge il cui obiettivo è quello di reintrodurre la responsabilità per le piattaforme social nei confronti dei contenuti pubblicati dagli utenti. Ciò che non è chiaro è a chi spetta il diritto di sindacare ciò che può essere pubblicato e cosa no, e qual è il confine tra diritto al dissenso politico e incitamento alla violenza.
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