Un giorno da anziano con la tuta del MIT
Quante volte abbiamo sentito i nostri genitori o nonni lamentarsi di avere mal di schiena, di non riuscire a camminare per più di pochi metri, di inciampare spesso: con l’età il corpo cambia, gli acciacchi aumentano e le attività quotidiane che a trenta o quarant’anni svolgevamo a occhi chiusi diventano sfide difficili. Per calarsi nei panni di chi ha più anni di noi, il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston ha creato AGNES (che sta per Age Gain Now Empathy System), uno strumento composto da tuta, occhiali, guanti, pesi e scarpe che serve ai più giovani per sperimentare la vecchiaia, vivendo sulla propria pelle il peso degli acciacchi dell’età.. Nei panni di un anziano. AGNES ha diversi accessori, tra cui pesi, elastici, guanti e un paio di ciabatte in gomma, tipo Crocs “modificate”. «Usiamo AGNES per far sperimentare a ricercatori e studenti la frustrazione e la fatica che provano spesso gli anziani», spiega Joseph Coughlin, direttore del MIT AgeLab. I pesi simulano la perdita muscolare; gli elastici riducono la libertà di movimento e la flessibilità delle giunture; le Crocs, sulla cui suola sono incollati dei cubi di gommapiuma, minano la stabilità di chi le indossa; i guanti riducono le sensazioni tattili; gli occhiali rossi, infine, simulano una serie di disturbi alla vista tipici della vecchiaia.. Sfida impossibile. Dal suo debutto nel 2006, AGNES è stata usata non solo da ricercatori e studenti del MIT, ma anche da attori e youtuber: l’ultimo a indossarla è stato Chris Hemsworth, che nel documentario della National Geographic, intitolato Limitless con Chris Hemsworth (2022) si sottopone a una serie di esperienze estreme per testare i limiti del corpo umano. Dopo digiuni e gelo, l’ultima sfida che l’attore si trova ad affrontare è quella dell’età: nell’ultimo episodio Hemsworth indossa AGNES e, dopo aver tentato invano di opporsi con la forza a pesi ed elastici, si vede costretto ad accettare i limiti del proprio “nuovo corpo”.. Non solo per empatia. Oltre che per suscitare empatia verso chi non è più giovane, AGNES è servita a designer, ingegneri e professionisti di vari settori per calarsi nei panni degli anziani e progettare al meglio prodotti e servizi ad hoc, come sistemi di trasporto, negozi, dispositivi medici e imballaggi. «AGNES fornisce agli utenti uno sguardo su quello che potrebbero diventare in futuro: è un’opportunità per immaginarci oggi come saremo domani, iniziando da subito a costruirci una vita migliore», conclude Coughlin..