Leonardo, un po’ drone e un po’ robot
Di robot che camminano o volano ce ne sono tanti, ma solo LEO è capace di fare entrambe le cose. LEO, diminutivo di LEONARDO (LEgs ONboARD drOne) è l’ultimo droide uscito dai laboratori della CalTech University: si tratta di un robot bipede dotato di una coppia di eliche che possono farlo volare come un drone.
Leo non cade mai. La caratteristica principale di Leo è il suo straordinario senso dell’equilibrio: le due eliche posizionate all’altezza delle spalle riescono infatti a compensare eventuali perdite di stabilità delle gambe. Il risultato è un robot capace non solo di muoversi con sicurezza anche sui terreni più accidentati, ma addirittura di andare sullo skateboard, di camminare su una slackline e di resistere senza cadere a spintoni e forti folate di vento. Queste capacità rendono LEO il partner ideale per tutte quelle operazioni che si svolgono in ambienti pericolosi, inospitali o particolarmente complessi: dalle linee aeree dell’alta tensione alle sommità dei grattacieli, dal suolo marziano agli stralli di un ponte.. Ogni movimento di LEONARDO è gestito da un computer che elabora in frazioni di secondo le migliaia di informazioni provenienti dai suoi numerosi sensori. Eliche, giunture e articolazioni vengono quindi azionate di conseguenza, così da permettere al robot di avanzare in ogni situazione senza rovinare al suolo. Inoltre, traiettorie e percorsi vengono scelti da LEO in totale autonomia, grazie a un sistema di intelligenza artificiale appositamente progettato e addestrato.
cammino o volo? Prossimo obiettivo dei ricercatori è quello di integrare nel robot sensori addizionali che gli permettano di avere una ancor più dettagliata conoscenza dell’ambiente circostante, così da poter scegliere in autonomia quando camminare e quando volare, in base al percorso più sicuro o che richiede meno energia..
Leo non cade mai. La caratteristica principale di Leo è il suo straordinario senso dell’equilibrio: le due eliche posizionate all’altezza delle spalle riescono infatti a compensare eventuali perdite di stabilità delle gambe. Il risultato è un robot capace non solo di muoversi con sicurezza anche sui terreni più accidentati, ma addirittura di andare sullo skateboard, di camminare su una slackline e di resistere senza cadere a spintoni e forti folate di vento. Queste capacità rendono LEO il partner ideale per tutte quelle operazioni che si svolgono in ambienti pericolosi, inospitali o particolarmente complessi: dalle linee aeree dell’alta tensione alle sommità dei grattacieli, dal suolo marziano agli stralli di un ponte.. Ogni movimento di LEONARDO è gestito da un computer che elabora in frazioni di secondo le migliaia di informazioni provenienti dai suoi numerosi sensori. Eliche, giunture e articolazioni vengono quindi azionate di conseguenza, così da permettere al robot di avanzare in ogni situazione senza rovinare al suolo. Inoltre, traiettorie e percorsi vengono scelti da LEO in totale autonomia, grazie a un sistema di intelligenza artificiale appositamente progettato e addestrato.
cammino o volo? Prossimo obiettivo dei ricercatori è quello di integrare nel robot sensori addizionali che gli permettano di avere una ancor più dettagliata conoscenza dell’ambiente circostante, così da poter scegliere in autonomia quando camminare e quando volare, in base al percorso più sicuro o che richiede meno energia..